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Il Manifesto del Carnevale 2025 firmato dall’artista Maddalena Fano Medas. Scelti anche i bozzetti dei carri

Ormai da alcuni anni il Carnevale di Fano ha sposato la linea del “Manifesto d’autore” per raffigurare l’edizione in corso. Per il 2025 è stata Maddalena Fano Medas, alias Maddalena Schiavi, a firmare il disegno che è stato poi trasformato graficamente da Comunica Media Agency. In questa sua reinterpretazione del vulón, la Schiavi si è ispirata al ricordo dello storico Maestro della Musica Arabita Berardi.

 

“Fano, la mia città, che amo tantissimo e che non solo porto nel cuore ma anche nella mia firma d’artista – racconta la stessa Medas -. Ricordo che da bambina mi piaceva un sacco la “musica arabita”, della quale, tra l’altro, ha fatto parte anche mio padre, ma soprattutto mi piaceva il direttore d’orchestra, quello strano personaggio, alto, magro, (almeno così allora lo vedevo) elegante e un po’ “vulón” con quel cilindro nero e l’enorme manone bianco con il quale dirigeva l’orchestra. Mi riferisco a Berardi ed è proprio da lui che ho preso lo spunto per realizzare il manifesto. Si, ho voluto che fosse lui a dirigere la “dolce orchestra” 2025, un omaggio credo più che dovuto, perché grazie a lui, al suo ricordo, mi sono sentita e mi sento ancora bambina, nonostante i miei 84 anni”.

 

E così la Medas, nella sua reinterpretazione del Vulón è partita dalla storia della manifestazione ed ha seguito anche il tema della prossima edizione: “In viaggio con il Vulón …i sogni son desideri”.  I più attenti noteranno anche il ritorno del claim che è stato abbinato per tanti anni alla manifestazione e cioè “Bello da vedere, dolce da gustare”.

 

Già scelti anche i bozzetti dei carri di prima categoria. Quello di Matteo Angherà (realizzazione Carnival Factory) si intitola “Connessioni in corso”. Così lo spiega l’autore: “Il carro è un’esplosione di colori che rappresentano la creatività. Il concetto che rappresenta nasce da una provocazione positiva che è quella di provare a staccare la spina dalla tecnologia e recuperare la curiosità e la voglia di sognare ad occhi aperti. Il serpente ipnotico rappresenta la minaccia allo sviluppo della creatività che è fornita a ciascun individuo dalla propria intelligenza. Il ragazzo che sta all’interno del telefono cellulare uscirà realmente dallo schermo simboleggiando la possibilità di scelta, di non essere prigioniero della tecnologia ma di essere dotato della possibilità di utilizzare in modo costruttivo i media. Il titolo “connessioni in corso” riprende sia la terminologia dei media ma è anche una provocazione dove la parola connessione è anche legata al rimanere connessi con se stessi e nelle relazioni nella realtà, senza farsi travolgere dal virtuale e diventarne dipendenti”.

 

 “Chi vuol esser lieto sia…” è invece il titolo del lavoro di Daniele Mancini Palamoni (realizzazione Carnival Factory) che così lo racconta: “Il tema prende spunto dal ‘Trionfo di Bacco e Arianna’, o, con altro titolo, la ‘Canzona di Bacco’. È un componimento poetico scritto probabilmente nel 1490 che fa parte dei Canti carnascialeschi (canti di carnevale) di Lorenzo il Magnifico: ha vari aspetti di tipo popolaresco con la presenza di figure mitologiche come Bacco, divinità dell’ebbrezza, Arianna, ed anche di satiri e ninfe. Questi Canti furono

 

composti per essere eseguiti con musica e in forma corale durante le feste del Carnevale: la canzone descriveva e accompagnava le sfilate di carri mascherati di argomento mitologico, ideati dallo stesso Lorenzo. Il Trionfo di Bacco e Arianna è un’esaltazione del carpe diem (cogli il giorno), cioè godi la vita giorno per giorno senza pensare al futuro ed è certamente il più famoso di questi canti, con il celebre ritornello che recita: ‘Quant’è bella giovinezza / che si fugge tuttavia’”.

Valeria Guerra (realizzazione Gommapiuma x caso) ha invece creato un bozzetto che ha come titolo “Piano ‘B’ a eventi estremi, estremi rimedi”. Così la carrista motiva la sua scelta: “Cosa sta veramente succedendo al nostro pianeta? Sappiamo che i ghiacci delle calotte polari si stanno sciogliendo, ma perché? Si sciolgono a causa del surriscaldamento terrestre legato all’inquinamento provocato dall’uomo oppure è semplicemente un processo naturale che sta affrontando il nostro pianeta? Nel frattempo gli animali che popolano i nostri ghiacciai stanno trovando nuove strategie di adattamento per sopravvivere. Il nostro Orso Polare ormai senza più speranze, scappa dai ghiacciai a bordo di un quod verso una località di mare e si dà una seconda possibilità. Appunto un piano ‘B’

Il bozzetto dal titolo “Clorophilla” è invece opera di Luca Vassilich (realizzazione Carnival Factory) che racconta: “C’è una leggenda che narra di un’isola, sperduta e lontana, un’isola custode di segreti millenary. Uno di questi segreti, si dice il più antico, narra di una creatura vegetale, la cui fioritura avviene ogni 1000 anni. Secondo le antiche credenze degli indigeni che occupano l’isola, questa fioritura non è solo un evento botanico, bensì un portale mistico che connette il mondo materiale al regno spirituale. Si dice che durante il rito l’aria si impregni di energia magica che risveglia poteri sopiti dei presenti che assistono a questo prodigio. Quando il bocciolo si schiude, getta sotto di sè i suoi preziosi semi che secondo la leggenda sembra racchiudano immensi poteri tra i quali l’elevazione spirituale e la visione del futuro. Tuttavia, la leggenda avverte ‘il potere di questi semi è un dono da maneggiare con rispetto e saggezza. chiunque ne abusi o li cerchi per scopi egoistici incorrerà nell’ira carnivora della pianta e ne verrà ingoiato dalla sua eterna bellezza’. Così, ogni 1000 anni, questa leggendaria isola si anima con un rituale di speranza e folklore, celebrando con questa fioritura il ciclo eterno della vita, morte e rinascita che governa il mondo”.

 

Nel frattempo l’associazione Fantagruel sta lavorando ad alcuni bozzetti per la realizzazione dei carri di seconda categoria e del Pupo. Bozzetti che saranno presentanti prossimamente.