Categoria: Carri e mascherate

“El Vulón” entra nel Registro Storico delle Maschere Italiane

La presidente Giammarioli: Giornata importante per la storia del nostro carnevale

“El Vulón” entra ufficialmente a far parte del Registro Storico delle Maschere Italiane. Un importante risultato che certifica a livello nazionale il valore della storia carnascialesca fanese.

A suggellare questo prestigioso riconoscimento la presenza a Fano di Mirella Desantis del Centro nazionale di coordinamento delle maschere italiane, la cui sede per Marche Nord sarà proprio a Fano nella nuovo quartier generale dell’Ente Carnevalesca sotto i Gabuccini.

E davvero una giornata importante per il nostro Carnevale – afferma la Presidente Maria Flora Giammarioli – che grazie a El Vulón entra nel Registro italiano, al pari di Arlecchino, Pulcinella e Pantalone. Su questi presupposti inizieremo a declinare nuove progettualità che siano capaci di valorizzare e promuovere in tutto il Paese il nostro magnifico Carnevale, il più antico carnevale dItalia.

Il Registro Storico delle Maschere Italiane – chiosa Mirella Desantis – è una iniziativa del Centro nazionale di coordinamento delle Maschere Italiane che ha come principale obiettivo quello di enfatizzare le maschere che hanno raccontato e riconosciuto la storia e la cultura italiana. El Vulón, che entra così nel nostro registro, verrà esposto al castello di Bardi, un grande maniero posto sulla vallata del Ceno, tra la Liguria e lEmilia, che accoglie le maschere riconosciute, ospitando ogni anno decine di migliaia di visitatori in un luogo dal grande valore promozionale, cultuale e storico.

El Vulón, nasce nel 1951, dal poliedrico artista Melchiorre “Rino” Fucci. Dal naso adunco, con i baffetti, l’occhio vispo e un sorriso ironico, El Vulón era armato di spada, con il petto coperto da un’armatura d’acciaio, una gamba protetta da schinieri di età classica con i tipici cosciali e l’altra rivestita da uno stivale svasato a tacco alto tipico del Seicento. Sulle spalle un mantello formato da un piumaggio e un cilindro per cappello.

A completare il personaggio, una mandola di ispirazione greca ma che rimanda tanto alla figura del menestrello.

Il termine El Vulón, che nel dialetto locale significa persona, vanitosa, superba pare abbia origini francesi, rifacendosi all’espressione “Nous voulons”, utilizzata dai banditori pubblici quando declamavano leggi e decreti del governo napoleonico sul nostro territorio.

Per maggiori informazioni è disponibile il sito: www.maschereitaliane.it

Carnevale E-Statico: buona la prima

Giammarioli: “Non aver interrotto la tradizione carnevalesca è già un grande risultato”

Buona la prima. Grande successo per la due giorni del Carnevale E-statico che ha colorato il lungomare di Sassonia nel week end che si è appena concluso. Tantissimi turisti, ma anche tantissimi fanesi hanno partecipato alla nuova formula della manifestazione carnascialesca che si è rivelata vincente. Un risultato che premia lo sforzo e le scelte dell’Ente Carnevalesca insieme all’amministrazione il cui intento è stato quello di favorire e sostenere il tessuto economico collegato all’organizzazione del Carnevale

Grande apprezzamento per i carri allegorici che hanno unito la satira ad una interpretazione dantesca in chiave moderna, posizionati lungo Viale Adriatico. Quattro quelli di nuova realizzazione: Carnevale di Fano story” di Giovanni Sorcinelli e “Fosforil” di Mauro Chiappa associazione Fantagruel, Lasciate ogni speranza a voi che…tirate” di Luca Vassilich e “L’Amor perduto”di Matteo Angherà dell’associazione Carnival Factory, insieme al carro “Capitan Aset” di Luca Vassilich realizzato in collaborazione con Aset sempre molto vicina al Carnevale e quello finanziato dal Comune di Gradara “Amore, Arte e Poesia ogni peccato portano via!” di Alan D’Amico, “Associazione Carnevale di Gradara” in collaborazione con Carnival Factory.

Dirompenti gli spettacoli che, animando la due giorni, hanno soddisfatto le aspettative di un pubblico eterogeneo che ha avuto la possibilità di trascorrere momenti di serenità e divertimento, tipici del Carnevale. Molto positivo il riscontro in termini di qualità e partecipazione nell’area Kids alla pista di pattinaggio in cui centinaia di bambini si sono alternati in giochi e laboratori realizzati dallo Studio K_artone.

A motivare l’ottimo risultato raggiunto è direttamente la Presidente dell’Ente Carnevalesca Maria Flora Giammarioli che afferma: “Il riscontro di questo strano carnevale non sta me darlo, visto che sono i fatti che parlano. Per noi la soddisfazione è quella di non aver interrotto la tradizione carnevalesca e di aver tutelato il lavoro. Raccontare con leggerezza, che non significa superficialità, i vari aspetti della società, dell’arte e della cultura, è la missione che ci siamo dati e quella che, siamo convinti, porterà risultati vincenti”.

Nel frattempo sono ancora aperte (fino al 25 agosto) le iscrizioni per la grande caccia al tesoro “AnDante con brio! di sabato 28 e riservata ai possessori della tessera Carnevalesca (Per info e iscrizioni 3282898437). No Green pass per questo evento.

 

I carristi di Carnival Factory si mettono in mostra con “Le forme dell’arte”

Si intitola “Le forme dell’arte” la mostra di opere grafiche e scultoree di piccole dimensioni, realizzate dai carristi dell’Associazione Culturale Carnival Factory: Matteo Angherà, Daniele Mancini Palamoni, Anna Mantovani, Luca Vassilich e Luciana Bencivenga. Carristi impegnati da anni con il Carnevale di Fano e che hanno deciso di dare sfogo alla loro creatività anche con questa bella esposizione che inaugurerà sabato 31 luglio alle ore 19 nello Spazio Espositivo Pagani di Palazzo Bracci Pagani grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano.

Le opere sono espressione dell’estro creativo dei carristi, impegnati da anni nella realizzazione dei carri allegorici del Carnevale di Fano.

“L’intento della mostra – spiegano gli stessi carristi – è quello di portare alla luce le capacità che sono alla base della progettazione di uno degli eventi preponderanti del nostro territorio. Questo per riuscire a trasmettere un concetto fondamentale: dietro un carrista c’è una grande passione e un’urgenza creativa che si traduce in opere, realizzate costantemente durante l’anno, per migliorare le capacità già acquisite e per sperimentare tecniche espressive sempre nuove.

L’esposizione collettiva mira anche a sottolineare le diversità e, quindi, l’unicità dei singoli carristi che però collaborano da tempo insieme, avendo raggiunto, oggi, un amalgama che ha portato già ad ottimi risultati professionali. Siamo convinti che la presa di coscienza del substrato creativo, proprio di chi opera nell’ambito del carnevale, sia la via migliore per rimarcare come questo sia un campo in cui nulla è improvvisato, ed il raggiungimento di determinati obiettivi sia frutto di un costante lavoro di ricerca su se stessi e sul mondo, che viene interpretato attraverso le metodologie espressive più consone a tradurre la sensibilità di ciascuno”.

La mostra si potrà visitare tutti i giorni, dalle 21 alle 24, fino al 15 agosto.

Mamma mi si è ristretto il Carro

di Paolo Del Bianco

Questo carro è stato ideato per partecipare al Guinnes dei Primati come carro più piccolo al mondo: altezza: cm 73, lunghezza: cm 60, larghezza cm 50.

Accompagnato dalla mascherata della scuola “I Tesori del Futuro”.

EL NININ
di Nicola Gaggi

Tra i gigant che avanti van

E che ‘i ochi fan alsè

Tun fragor de batiman,

c’è un cartin ch’ti fa basè.

Culurèt, genièl, pcin pcin,

va tranquil sensa premura

e, tiret da chi fiulin,

sfida ardit tutt le paur!

Di car grosi è miniatura,

c’vrà la lent d’ingrandiment…

meraviglia pro pitura

su le facc d’tuta la gent,

che se sponsa per guardè,

che se slonga per tuchè,

c’è un fiulin che, adiritura,

quesi quesi el vol magnè!

E’ el car più pcin del mond!

C’l’aven no’! E’ tut nustran!

Te sta a veda che infond

Quest sarà el re de Fan!

In Italia en c’è l’uguel!

E’ el futur del Carnevel!

 

 

 

 

 

 

UonderUoman

Mini Carro 2019
di Daniele Mancini Palamoni e Gianluca Isotti
Realizzato da Carnival Factory

 

Il mini carro è un omaggio a Wonder Woman, il personaggio immaginario dei fumetti creato dallo psicologo William Moulton Marston e dal disegnatore Harry G. Peters nel 1941.

È la prima eroina femminile della DC Comics ed è considerata una delle tre icone fondanti della casa editrice di fumetti americana, insieme a Batman e Superman. L’autore asserì che creò il personaggio per dare un simbolo alle donne, un modello che fosse in grado di portare avanti con forza le loro idee e il loro mondo:

« Il miglior rimedio per rivalorizzare le qualità delle donne è creare un personaggio femminile con tutta la forza di Superman e in più il fascino di una donna brava e bella. » (William Moultom Marston)

Il Carro ha come titolo UonderUoman con la “U di Uomo” perché vogliamo evidenziare come la donna moderna abbia ampiamente dimostrato di non essere affatto il “sesso debole”.

Al contrario spesso dimostra di essere superiore all’uomo come abilità nel lavoro, nelle responsabilità, nella conduzione della casa e della famiglia, riuscendo al tempo stesso ad essere moglie, madre e lavoratrice.

 

 

 

 

Poesia…Pazzia

Omaggio ad Alda Merini
Mini Carro 2019
di Mauro Chiappa

“Quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita”.

Un carro omaggio alla poetessa scrittrice e aforista Alda Merini, nell’occasione del decennale della sua scomparsa (2009-2019).

La donna allo specchio, i riflessi della vita, i versi in forma di canzone e musica.

La caricatura della poetessa è al centro della scena in un gioco di specchi e rimandi, di versi e note in un’intensa e lirica composizione.

 

 

Musica Arabita – Il Carro

Il Carro della Musica Arabita

Questo carro ospita la “Musica Arabita” una street band del tutto particolare dove i musicisti si mischiano a personaggi presi dalla strada che suonano i “Batanaj” strumenti inventati e costruiti con oggetti della quotidianità marinara e contadina, questo connubio produce musiche e suoni consoni alla gioia del Carnevale.

Ne parlò anche Curzio Malaparte scrivendo: “… a me sembra che “Arabita” sia per improvvisata, per frutto di umore e di estro….”

 

 

 

 

El Vulón

Mini Carro 2019
di Mauro Chiappa

Il Carnevale del 1951 vedrà Melchiorre Fucci ideatore del nuovo personaggio-simbolo dell’evento: El Vulon.

Questi è un antico spadaccino, armato si di spada ma che finge di suonare il liuto mentre, in realtà, è tutto intento a guardarsi intorno furbesco.

Deriva da una tradizione seicentesca che lo vide sbarcare da una nave, reduce da misteriosi viaggi in oriente proprio nei giorni di Carnevale, e venire ammirato dalla folla.

Egli scaricò la nave di tutta la preziosa mercanzia e quando la gente gli chiese di dire il suo nome egli rispose: “Nessuno mai lo seppe ma poiché mi avete fatto vostro ecco: Volone mi chiamo”. E la folla: “Viva Volon!”.

Il termine “Vulone” è entrato poi a far parte dell’uso dialettale stando a significare bullo, gradasso, spaccone.

 

 

 

Costa Parchi Edutainment

Mini Carro 2019
Associazione Carnival Factory

Il carro raffigura, in allegoria, i quattro parchi Costa Edutainment: Aquafan, Italia in Miniatura, Oltremare, Acquario di cattolica.

Nei quattro parchi, i tesserati Carnevalesca, hanno diritto ad un ingresso gratuito per adulto se accompagnato da adulto pagante tariffa intera.

 

 

I Giovani: Colore e Motore del Mondo

Mini Carro 2019
di Lorenzo Furlani – Liceo Nolfi/Apolloni

I giovani si interrogano sul mondo in cui vivono. Nasce così una vena satirica che ipotizza il controllo di un pianeta ormai malato.

Un’esplosione di colori esce dalle ciminiere delle fabbriche al posto del fumo nero che muove il mondo verso straordinarie trasformazioni.

L’iniziativa promossa dagli studenti dei licei rappresenta una significativa proposta educativa-didattica di alternanza scuola lavoro che arricchisce la formazione professionale degli allievi e promuove lo sviluppo del Carnevale di Fano.